Isola d'Elba
L'isola d'Elba o, semplicemente, Elba, è un'isola situata tra il mar Ligure a nord, il canale di Piombino a est, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest, posta a circa 10 chilometri dalla costa. È la più grande delle isole dell'Arcipelago Toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Il nome
Durante l'Antichità classica l'isola era chiamata dai greci Aithàle (Αιθάλη)[1][3], Aithàleia (Αιθάλεια)[4] e Aithalìa (Αιθαλία)[5], tutti nomi derivanti dal termine greco aithàle («fuliggine») in riferimento alle attività di lavorazione del ferro estratto nelle miniere elbane. Per i Latini era invece Ilva[6], toponimo di probabile origine preromana dai Liguri Ilvates, che durante il Medioevo si trasformò in Ilba[7] ed Helba.[8]
Geografia
L'isola d'Elba è la più estesa porzione rimanente dell'antico tratto di terra emersa che collegava la penisola italica alla Corsica, dopo le altre isole dell'Arcipelago Toscano. Le coste settentrionali sono bagnate dal mar Ligure, quelle orientali dal canale di Piombino, quelle meridionali dal mar Tirreno e quelle occidentali dal canale di Corsica. Il terreno è molto vario, e diviso in più parti a seconda della sua conformazione e dell'era geologica in cui si è formato:
- La parte montuosa e più recente, a ovest, è dominata al centro dal Monte Capanne (1018 m s.l.m.), di cui fa parte la Costa del Sole.
- Al centro si estende un tratto prevalentemente pianeggiante, e la larghezza si riduce a soli quattro chilometri. È proprio in questa parte dell'isola che si trovano i maggiori centri: Portoferraio, Campo nell'Elba.
- A est si trova invece la parte più antica dell'isola, formatasi più di 400 milioni di anni fa. In quell'area collinare, dominata a sud dal Monte Calamita (413 s.l.m.) e a nord dalla Cima del Monte (516 s.l.m.), si trovano i giacimenti di ferro che resero famosa l'Elba.
Suddivisione amministrativa
L'isola è divisa in otto comuni, tutti afferenti alla provincia di Livorno: Portoferraio, Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina e Rio nell'Elba, per un totale di circa trentamila abitanti, che aumentano notevolmente durante l'estate. La costa sud-occidentale dell'isola, chiamata Costa del Sole, è, nella sua parte più meridionale, una delle zone più frequentate dai turisti per la bellezza delle spiagge.
Idrografia
Dai maggiori rilievi dell'isola scendono numerosi corsi d'acqua a regime torrentizio, i quali raramente superano i 3 km. Durante il periodo estivo, quando le precipitazioni si riducono al minimo, risulta frequente che quelli di minore lunghezza e portata si secchino, lasciando il letto asciutto. I più importanti, ordinati per lunghezza, sono:
- Fosso di San Francesco, 6,5 km;
- Fosso Barione, 5,1 km;
- Fosso di Redinoce, 2 km
Ai piedi del Monte Capanne, in una vallata presso il paese di Poggio, è presente una sorgente chiamata Fonte di Napoleone (un tempo Fonte dell'Acquaviva) che viene utilizzata dai cittadini e imbottigliata dalla fabbrica omonima con il logo del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Geologia
Il settore orientale dell'isola ospita giacimenti di ematite che rappresentarono una delle massime riserve di ferro del Mediterraneo antico. Il settore occidentale, costituito dall'enorme cupola monzogranitica del Monte Capanne, presenta importantissimi filoni pegmatitici contenenti tormaline (elbaite) e berilli localizzati nel circondario dei paesi di San Piero in Campo e Sant'Ilario in Campo.
Clima
Il clima dell'isola presenta prevalentemente caratteristiche mediterranee, fatta eccezione per il Monte Capanne dove gli inverni tendono ad essere moderatamente freddi. Le precipitazioni sono concentrate nel periodo autunnale e risultano essere abbastanza contenute. Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano a Portoferraio.
Ambiente
Il clima mediterraneo e l'insularità sono gli elementi principali che influenzano la flora dell'Elba. Della vegetazione originaria, composta un tempo da grandi foreste di leccio, sopravvivono oggi boschi cedui. La complessa natura del territorio nelle varie altitudini ha favorito la presenza, nel circondario del Monte Capanne, di boschi di castagno documentati dal Medioevo, insieme alla presenza del tasso, dell'agrifoglio, dell'ontano nero, del pero corvino e del carpino nero. La formazione vegetale più diffusa è costituita dalla macchia mediterranea. Tra gli esemplari che caratterizzano la fauna dell'Elba, si annoverano specie quali il raro gabbiano corso, il venturone corso, il sordone, la raganella tirrenica, il discoglosso sardo e il geco tirrenico o tarantolino. I mammiferi terrestri sono quelli tipici dell'ambiente mediterraneo, come il riccio e la martora. Dopo l'estinzione del cinghiale maremmano avvenuta intorno al 1802, dal 1963 è stato introdotto, per scopi venatori, il cinghiale centroeuropeo, specie che si è riprodotta a dismisura causando seri danni all'ecosistema elbano. Altra immissione per scopi venatori, avvenuta nel 1976, è stata quella del muflone, anch'esso oggi in sovrannumero sul Massiccio del Monte Capanne.
Endemismi
Vegetali:
- Biscutella pichiana ssp. ilvensis
- Centaurea aplolepa var. aethaliae
- Centaurea dissecta var. ilvensis
- Crocus ilvensis[9]
- Festuca gamisansii ssp. aethaliae
- Limonium ilvae
- Ophrys x capoliverii
- Viola corsica ssp. ilvensis
Invertebrati:
- Coenonympha elbana
- Dugesia ilvana
- Geobenazzia tyrrhenica
- Ilvanella inexpectata
- Metacrangonyx ilvanus
- Phyllodromica nadigi
- Rhacocleis tyrrhenica
- Typhloreicheia ilvensis
- Typhloreicheia maginii
Mammiferi
- Apodemus sylvticus ilvanus
Storia
L'isola era già abitata durante il Paleolitico. Notevoli tracce dell'Età del Rame e dell'Età del Bronzo sono state rinvenute in vari settori dell'isola; di estremo interesse i siti megalitici dei Sassi Ritti e delle Piane alla Sughera. Secondo la tradizione letteraria, in epoca protostorica l'Elba era abitata dagli Ilvati, una popolazione appartenente all'etnia dei Liguri, come attestato anche dai toponimi Borandasco, Soleasco e Marserasca con il tipico suffisso in «-asco»; da qui il nome antico dell'isola: Ilva. Ricchissima di giacimenti di ferro, l'isola d'Elba rese possibile il sorgere della civiltà etrusca con villaggi fortificati (Monte Castello, Castiglione di San Martino e Castiglione di Campo) e poi il successo militare di Roma. Sull'isola vi sono i resti di almeno tre ville romane (Villa della Linguella, Villa delle Grotte e Villa di Capo Castello). Dopo la caduta di Roma, l'Elba divenne territorio degli Ostrogoti e successivamente, nel 610, dei Longobardi; a questi ultimi si devono numerosi toponimi presenti ancora oggi sull'isola, come Gualdo (da wald, «bosco»), Cafaio (da gahagi, «recinto») e Catro (da kater, «cancello»). Contestualmente l'Elba divenne luogo di eremitaggio per i primi anacoreti cristiani, tra cui San Cerbone nel 575. Nell'874 l'isola fu pesantemente saccheggiata dai Saraceni, mentre nel 1003 e nel 1016 fu assalita da Mujāhid al-ʿĀmirī. A partire dal primo millennio dopo Cristo, l'isola divenne parte del territorio della Repubblica di Pisa; furono edificate torri di avvistamento come la Torre di San Giovanni, il villaggio fortificato di Montemarsale e la Fortezza del Volterraio, situata su un'altura inaccessibile per trovare rifugio dalle scorrerie dei pirati. Nel 1399 l'Elba passò sotto la signoria degli Appiano di Piombino. L'isola subì pesanti devastazioni da parte di corsari tunisini nel 1442, e successivamente per mano di Khayr al-Din nel 1544 e di Dragut nel 1553 e 1555. Nel 1548 il granduca di Toscana Cosimo I fondò una città fortificata simbolicamente chiamata Cosmopoli (oggi Portoferraio), concepita come presidio militare con lo scopo di difendere le coste del Granducato e dell'Elba nonché come sede dei Cavalieri di Santo Stefano. L'imperatore Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba nel 1814 e vi rimase 10 mesi. A testimonianza della sua permanenza restano due belle ville ove soggiornò: Villa dei Mulini in posizione dominante a Portoferraio, e Villa San Martino residenza estiva del Còrso alla periferia della piccola capitale elbana. Le due guerre mondiali hanno visto morire centinaia di giovani elbani; e i due dopoguerra hanno visto emigrare migliaia di lavoratori elbani. Più recentemente, grazie al turismo internazionale, l'isola è diventata famosa (anche all'estero) per il suo vino, in particolare l'aleatico, dolce vino liquoroso da dessert che spesso accompagna il dolce tipico, la schiaccia briaca. Nel 2002 e nel 2011, alcuni Comuni dell'isola hanno subito catastrofi naturali di tipo alluvionale che hanno portato pesanti danni sui territori colpiti; l'ultimo di questi, verificatosi il 7 novembre del 2011, ha causato anche una vittima a Marina di Campo.
Trasporti
L'isola è collegata alla terraferma tramite i traghetti di quattro compagnie marittime (Toremar, Moby Lines e BluNavy) che effettuano rotte tra Piombino e Portoferraio, il capoluogo situato a nord, Rio Marina e Cavo, nella costa est dell'isola. La frequenza è oraria per ogni linea, in orari che vanno dalle 5.10 alle 20.30 in orario invernale e dalle 5.10 alle 23.00 in orario estivo. Nei mesi estivi è inoltre disponibile l'aliscafo con scalo a Cavo e destinazione Portoferraio. È inoltre attivo l'aeroporto di Marina di Campo situato in località Pila con collegamenti giornalieri con le principali città toscane quali Firenze tramite l'aeroporto di Firenze-Peretola e Pisa tramite l'aeroporto di Pisa-San Giusto.
Turismo
Montano
Il Monte Capanne (il più alto in tutta la provincia di Livorno) offre la possibilità di numerose passeggiate e si può raggiungere la sua sommità, la più alta dell'isola, con una cabinovia che parte da Marciana. Alcuni centri guide ambientali sono specializzati in escursioni trekking lungo i bellissimi sentieri che si snodano dentro e fuori il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Subacqueo
Ricca di spiagge e scogliere, l'isola d'Elba offre un'ampia scelta per le immersioni subacquee, spaziando da immersioni accessibili ai principianti a quelle più impegnative[10]. Alcuni esempi sono:
- Relitto di Pomonte (42°44′35.40″N 10°7′6.60″E), vicino allo Scoglio dell'Ògliera, posato ad una profondità di soli 10 metri sul fondale sabbioso, adatto anche ai neofiti della subacquea;
- Formiche della Zanca (42°48′19.80″N 10°7′35.40″E), ad ovest dell'isola vicino a Capo Sant'Andrea, una parete verticale dai 20 ai 40 metri ricca di gorgonia rossa;
- Capo Stella, un'immersione impegnativa fino a 41 metri ricca di cernie, murene, gorgonie rosse e corallo rosso;
- Picchi di Pablo (42°46.570′N 10°26.080′E), da 8 a 33 metri di profondità, con la parete popolata da gorgonie bianche e gialle, spugne gialle coperte da gamberi.
- Scoglietto di Portoferraio, un'immersione su una franata tra i 20 e i 35 metri, con scarsa corrente. Ricca di barracuda anche in numero considerevole, saraghi, orate, dentici, cernie, corvine, murene, mustelle.
- Punta della Madonna, tra Sant'Andrea e Marciana Marina, bella immersione anche per principianti, tra i 15 ed i 35 metri. Così chiamata perché da lì i pescatori scorgevano sulla montagna di fronte al Santuario della Madonna del Monte. Si trovano gorgonie, murene, saraghi e se si è fortunati qualche grossa cernia.
Balneare
Ma è ovviamente il turismo balneare che maggiormente attrae turisti sull'isola da maggio a settembre inoltrato, grazie al clima caldo ma ventilato e alla bellezza e varietà delle spiagge dislocate nei suoi 147 km di coste. Spiagge di sabbia bianca granitica e scogli levigati nella parte occidentale come le spiagge di Marina di Campo, Cavoli, Fetovaia, Seccheto e Sant'Andrea; di sabbia dorata nella parte centrale sia a sud che a nord-ovest come Procchio, Biodola, Lacona e Lido di Capoliveri; spiagge di ghiaia bianchissima nella parte di costa a ovest di Portoferraio che conferiscono al mare una eccezionale trasparenza come Le Ghiaie, Capo Bianco, Sansone; e infine spiagge caratterizzate da polvere e minerale di ferro nella costa orientale come Terranera e Topinetti. A Pomonte, dalla Spiaggia del Relitto, si può raggiungere a nuoto lo Scoglio dell'Ògliera dove è possibile osservare il relitto della nave mercantile Elviscot.
Personalità legate all'isola d'Elba
- Napoleone Bonaparte fu esiliato all'Elba dagli inglesi nel 1814, per poi fuggire nel 1815.
- Pietro Gori, personalità storica dell'anarchismo, nato a Messina e morto a Portoferraio
- Giovanni Passannante, anarchico italiano, rinchiuso per anni nella Torre della Linguella di Portoferraio
- Oreste del Buono, giornalista e scrittore
- Gaspare Barbiellini Amidei, scrittore e giornalista, nato su un transatlantico nel mare Arabico ma iscritto all'anagrafe come nato a Marciana Marina
- Michele Gelsi, calciatore
- Teseo Tesei, militare e inventore
- Giuseppe Vadi, patriota
- Romeo Bernotti, ammiraglio e politico
- Carmine Crocco, brigante, morto all'ergastolo nel carcere di Portoferraio
- Italo Bolano, pittore
- Paolo Ferruzzi, architetto e scenografo
- Luigi Berti, scrittore
- Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo e politologo
- Romano Guantini, pittore
- Giorgio Faletti vive attualmente nel comune di Capoliveri.
- Povia è di origini elbane e ha tenuto più concerti nel comune di Porto Azzurro.
- L'apneista Jacques Mayol si uccise nel dicembre del 2001 nella sua residenza a Capoliveri.
- Lo scrittore francese Hervé Guibert è sepolto a Rio nell'Elba.
- André Pons de l'Hérault fu inviato nel 1809 per amministrare le miniere di ferro dell'isola e riuscì a riformarle completamente. Abile manager, fu attento al dialogo con i lavoratori e al progresso sociale dell'Elba.
- La famiglia Trussardi possiede una villa nei pressi di Marciana Marina[11].
Note
- ^ Ecateo di Mileto, Periegesis, fr. 1F59
- ^ Apollonio Rodio, Le Argonautiche, IV, vv. 654-658.
- ^ Scilace, Periplo, VI, 1.
- ^ Filone di Biblo, 573F13.
- ^ Strabone, Geographika, III, 123.
- ^ Gaio Plinio Secondo, Naturalis Historia, III, 81 - Tito Livio, Storie, XXX, 39, 1 - Pomponio Mela, Chorographia, II, 122 - Lucio Anneo Seneca, Epistole, II, 3 - Caio Giulio Solino, Collectanea rerum memorabilium, III, 2.
- ^ Archivio di Stato di Pisa, Comune di Pisa, divisione A.
- ^ Gregorio Magno, Dialoghi, III, 2.
- ^ Lorenzo Peruzzi e Angelino Carta, Crocus ilvensis sp. nov. (sect. Crocus, Iridaceae), endemic to Elba Island (Tuscan Archipelago, Italy), Nordic Journal of Botany, 29: 6-13 (2011).
- ^ Roberto Rinaldi. Di perla in perla, «Mondo Sommerso», 2006, 11, 108.
- ^ OceanHome,January/February 2011, 63, 68.












